Elena ha iniziato a collaborare da qualche giorno con Sharazad e ha dedicato le sue prime giornate a studiare diversi casi di tecnologie di Intelligenza Artificiale sul mercato. L’avvertenza giunta da me e Matteo è stata quella di non innamorarsi degli strumenti, ma di seguire l’approccio Sharazad. La tecnologia è un acceleratore, ma iniziamo dal valore. Allora ha preso decine di tool AI e ne ha studiato le caratteristiche per costruire un caso d’uso di interesse per diversi ruoli aziendali. Trovate in questa pagina i GPT che ne sono nati. Era quindi fondamentale chiederle di raccontarci l’approccio che ha seguito. Ed ecco qua il suo bellissimo primo post per Sharazad.
Al fine di comprendere cos’è un caso d’uso, è necessario prima escludere ciò che non è. È infatti comune confondere i casi d’uso di un prodotto con le sue funzionalità. Imparare a distinguere questi due concetti, “funzionalità” (features) da una parte e “casi d’uso” (use cases) dall’altra, è un primo passo fondamentale.
Funzionalità (Features)
Le funzionalità sono specifiche caratteristiche o aspetti di un tool o di un sistema. Sono componenti concreti che descrivono cosa può fare il sistema, come moduli, interfacce, strumenti, ecc. Si concentrano sui dettagli tecnici e sulle capacità del sistema. Ad esempio, una funzionalità di un tool di genAI potrebbe essere la capacità di condurre sentiment analysis.
Casi d’Uso (Use Cases)
I casi d’uso descrivono scenari o situazioni in cui il tool viene utilizzato per raggiungere un obiettivo specifico. Sono orientati agli obiettivi dell’utente e ai benefici che l’utente può trarre dal loro utilizzo e illustrano come il tool viene usato in situazioni reali.
Si concentrano quindi sull’interazione tra l’utente e il sistema. Ad esempio, un caso d’uso per un tool di genAI potrebbe essere “un’azienda utilizza il tool che conduce sentiment analysis per analizzare i feedback degli utenti e riuscire così ad avere insight preziosi sulla soddisfazione del cliente e sulle aree di miglioramento automaticamente”.
I casi d’uso permettono di comprendere quali esigenze e obiettivi il tool soddisfa: aiutano a capire come le funzionalità si traducono in benefici pratici.
Come si costruisce un caso d’uso?
Al fine di costruire i casi d’uso di uno strumento può essere opportuno porsi le seguenti domande:
- Chi è il soggetto?
- Cosa deve fare?
- Quali difficoltà incontra? (Pains)
- Che benefici può ricevere dall’utilizzo dello strumento? (Gains)
Un esempio di caso d’uso: Smartly.io
Ecco l’esempio di un caso d’uso per Smartly.io, un tool di AI generativa.
- Chi: settore marketing di un’azienda
- Cosa: creare e diffondere annunci per far conoscere l’azienda al target desiderato
- Pains: difficoltà nel raggiungere efficacemente il segmento di pubblico desiderato, nel creare e distribuire annunci personalizzati che rispecchino l’immagine e i valori del brand, nel gestire e ottimizzare le campagne pubblicitarie contemporaneamente su molteplici piattaforme social e nell’ottenere insight significativi sulle campagne pubblicitarie.
- Gains:
- Smartly.io utilizza algoritmi avanzati per migliorare la segmentazione del pubblico, rendendo le campagne pubblicitarie più rilevanti e coinvolgenti e quindi migliorando il ROI;
- Smartly.io automatizza la creazione e di campagne pubblicitarie coerenti con l’immagine del marchio, aiutando a costruire e mantenere una forte brand identity;
- Smartly.io offre strumenti per la gestione e l’ottimizzazione simultanea delle campagne pubblicitarie su diverse piattaforme social, rendendo il processo più efficiente;
- Smartly.io fornisce dati e insight approfonditi sulle performance delle campagne, permettendo all’azienda di prendere decisioni informate e tempestive, ottimizzando continuamente le sue campagne pubblicitarie.
Conclusione
Mentre le funzionalità sono gli elementi costruttivi di un sistema, i casi d’uso rappresentano il modo in cui questi elementi possono essere utilizzati nella quotidianità per ottenere benefici e supporto.
