Ci piacciono le lunghe serate passate con Angiolino, Francesco, Alessandro, Stefano e gli altri di Vinnatur, l’associazione che raccoglie i produttori di vino naturale. Ci raccontano un mondo fatto di passione per il proprio lavoro, di pazienti sforzi e grandi rischi, di un ritrovato rapporto con la terra. Ce ne parlano con entusiasmo e asprezza, riuscendo a non trasformarsi in moralisti censori dei cattivi comportamenti di chi produce vino in modo, come dicono loro, “convenzionale”.
Eppure di ragioni ne avrebbero… Che il mondo del vino abbia avuto una deriva che ha trasformato le cantine in laboratori chimici lo sospettavamo da tempo. Ma cominciare la collaborazione con Angiolino Maule e Vinnatur ci ha aperto ancor più gli occhi.
Eppure il centro dell’attività di Vinnatur non è quello di confrontarsi con gli altri approcci alla produzione. E’ piuttosto il raccogliere, coltivare e far crescere un gruppo di produttori che siano al tempo stesso agricoltori e ricercatori. Che siano inoltre formatori del mondo dei consumatori e della ristorazione. La sfida è quella di eliminare la chimica da ogni fase della produzione, dalla vigna e dalla cantina. Oltrepassando il mondo del biologico e del biodinamico, si posizionano su un ambito scientifico, che coniuga pratiche quotidiane e studi approfonditi.
Ogni anno a Villa Favorita questo mondo si raccoglie e si presenta, mentre a pochi chilometri il grande mercato di Vinitaly richiama gli interessati.
Sharazad accompagnerà Vinnatur verso l’appuntamento di novembre a Zurigo, evento in cui l’intero movimento troverà modo di fare un salto di qualità e si presenterà con una nuova identità ricca e fedele ai valori che rappresenta. E sarà un movimento che si farà carico di aprire una strada, di far crescere una nuova cultura del produrre e del consumare.