Non limitare il potenziale delle GenAI

Stiamo assistendo a un’adozione frenetica dell’AI generativa da parte di molte aziende, ma non tutte stanno cogliendo appieno le opportunità. La tecnologia sta ridisegnando i processi operativi in modo radicale e i progetti che portiamo avanti si concentrano su un’analisi mirata delle principali sfide di business, rivelando soluzioni straordinariamente efficaci.

Tuttavia molte organizzazioni stanno approcciando questa trasformazione da un angolo errato, rischiando di perdere il vero potenziale strategico di questa rivoluzione digitale.

In questo articolo partiremo dal “Copilot” di Microsoft, uno strumento di AI integrato nelle applicazioni di Microsoft Office che aiuta a migliorare la produttività automatizzando varie attività, per interrogarci se sia davvero la scelta migliore per introdurre l’AI in azienda.

L’adozione immediata del Copilot potrebbe sembrare una mossa strategica per migliorare l’efficienza, ma rischiamo di non sfruttare appieno il vero potenziale dell’AI generativa, confinandola a un uso limitato e strettamente operativo. Su una cosa siamo certi: è importante non limitare il potenziale delle GenAI.

Ad esempio, le GenAI potrebbero essere utilizzate per sviluppare nuove modalità di interazione con i clienti, come assistenti virtuali avanzati capaci di comprendere e rispondere in modo proattivo ai bisogni dei clienti, offrendo soluzioni personalizzate e anticipate.

Questo approccio potrebbe trasformare l’intero ciclo di vita del cliente, portando a livelli di soddisfazione e fedeltà senza precedenti.

Cos’è una General Purpose Technology (GPT)?

Le tecnologie GPT sono quei cambiamenti dirompenti che, una volta introdotti, hanno la capacità di trasformare interi settori. L’esempio classico è l’elettricità. All’inizio fu utilizzata solo per illuminare gli ambienti di lavoro, ma in seguito si scoprì il suo potenziale per alimentare macchinari cambiando per sempre il mondo industriale.

Un altro esempio è Internet. Questo ha trasformato radicalmente il modo in cui comunichiamo, lavoriamo e facciamo business, creando nuovi settori e opportunità economiche su scala globale.

Oggi le GenAI rappresentano una tecnologia con un potenziale altrettanto rivoluzionario. Sono in grado di integrarsi con altre tecnologie e strumenti, come l’Internet of Things (IoT), i big data, e i sistemi di automazione robotica, per creare nuove modalità operative e aprire strade fino a oggi inesplorate.

Non bisogna però dare per scontato il loro utilizzo, infatti è facile cadere nella trappola di sfruttarle in modo riduttivo. Ad esempio quando viene confinata unicamente in applicazioni come Copilot, strumenti di assistenza clienti, o chatbot per il supporto tecnico, che si limitano a migliorare processi già esistenti senza esplorare il loro vero potenziale creativo e strategico.

L’errore di confinare le GenAI a strumenti esistenti

Marc Benioff, CEO di Salesforce, ha criticato Microsoft per aver creato aspettative eccessive intorno alle capacità di strumenti come Copilot. Ha infatti sostenuto che questo ha causato un “enorme danno” all’intera industria dell’AI.

Benioff ha evidenziato che molte aziende, ingannate dalla promessa di soluzioni immediate, hanno sottovalutato la complessità e il potenziale delle GenAI, finendo per utilizzare questi strumenti solo in modo limitato e incrementale.

Questo ha portato a una visione distorta delle possibilità dell’AI generativa, frenando investimenti in applicazioni più innovative e strategie di trasformazione digitale a lungo termine.

Per quale ragione? Perché integrare le GenAI in strumenti come Word, Excel o PowerPoint offre benefici immediati, come la generazione automatica di testi, l’analisi rapida dei dati o l’automazione di compiti ripetitivi.

Ma se ci limitiamo a questo, rischiamo di perdere l’occasione di esplorare il vero valore che l’AI generativa può offrire. Ad esempio la creazione di nuovi servizi personalizzati, lo sviluppo di modelli di business completamente innovativi, o l’automazione di processi decisionali complessi che possono portare a nuove strategie operative.

Non limitare il potenziale delle GenAI

Il potenziale non si esaurisce nel rendere più efficienti i processi esistenti, ma risiede nella sua capacità di generare nuove soluzioni, nuovi modi di fare business e opportunità non ancora immaginate.

Concentrarsi esclusivamente sul miglioramento dell’operatività rischia di spegnere la scintilla creativa che questa tecnologia può accendere all’interno dell’azienda.

È come possedere un computer potentissimo e usarlo solo per scrivere email: utile, senza dubbio, ma non è il modo ideale per sfruttare tutte le sue capacità.

Per innovare davvero bisogna essere pronti a esplorare nuove possibilità. Strumenti come ChatGPT o MidJourney, per esempio, offrono opportunità che vanno oltre l’automazione, permettendo di sperimentare, immaginare e creare nuovi modelli di business.

Ad esempio, alcune aziende hanno utilizzato ChatGPT per creare nuovi servizi di consulenza automatizzata. Questo gli permette di fornire supporto personalizzato ai clienti in tempo reale. MidJourney invece è stato utilizzato nel settore del design per generare concept visivi unici che hanno portato allo sviluppo di nuove linee di prodotti innovativi.

Esploriamo, non limitiamoci al breve termine

Limitarsi a migliorare software già esistenti può sembrare un approccio sicuro, ma significa perdere l’opportunità di sfruttare il vero potenziale dell’AI generativa. Immaginiamo, per esempio, l’impatto che può avere nella personalizzazione di massa.

Grazie alla sua capacità di generare contenuti altamente personalizzati su larga scala, un’azienda potrebbe reinventare l’esperienza cliente. Come? Offrendo prodotti e servizi su misura, e persino anticipando i desideri del consumatore prima ancora che vengano espressi.

Oppure, pensiamo al potenziale della GenAI nell’innovazione dei prodotti. Anziché basarsi su cicli tradizionali di ricerca e sviluppo, le aziende possono utilizzare l’AI per generare idee di design, prototipi e persino nuove linee di prodotti in modo più rapido ed efficiente.

In ambito strategico, le GenAI possono supportare le decisioni aziendali, identificando nuove opportunità di mercato o suggerendo modelli operativi che sfruttano le sinergie tra diversi settori. Non stiamo parlando solo di un miglioramento incrementale. Questa è una vera e propria opportunità per ripensare radicalmente come fare business e far nascere nuove soluzioni operative e strategiche che prima erano difficili da immaginare.

Fermarsi a questo significa accontentarsi. Il vero valore delle GenAI si trova nella loro capacità di trasformare i processi, non solo di ottimizzarli.

Serve un approccio che vada oltre il miglioramento a breve termine, puntando a scoprire le nuove opportunità che l’AI può offrire in contesti ancora inesplorati. La vera sfida è capire come sfruttare al meglio una tecnologia così potente.

Stiamo davvero sfruttando tutte le possibilità che le GenAI offrono per trasformare i nostri modelli di business e innovare radicalmente? Oppure ci stiamo accontentando di migliorare soltanto ciò che già conosciamo?

By nahuel