Cosa ci faceva un contadino a Ca’ Foscari con Sharazad?

Quando abbiamo visto il tweet di Francesco abbiamo capito che era avvenuto qualcosa di molto particolare. Diceva “un contadino innovatore fa lezione, incredibile!”.

Dentro quelle poche parole c’erano molte cose: contadino e innovatore sono due termini che andavano molto d’accordo prima che una certa pratica diciamo (per semplificare) industriale li facesse diventare un ossimoro…
Angiolino è proprio l’esempio di come il connubio possa rinascere. Il presidente di Vinnatur infatti incarna la trasformazione del produttore che segue passivo le “buone pratiche” proposte da un certo filone di evoluzione tecnologica, tutto proteso alla resa ed alla velocità, in un contadino che recupera al meglio le lezioni di Slowfood, di Josko Gravner e di chi ha negli utlimi decenni proposto una via alternativa alla coltivazione.

La seconda cosa notevole era il “fa lezione” perché a dire il vero siamo abituati a sentire Angiolino Maule intervistato nei contesti più importanti. Non ultimo un recente intervento a Radio 24 a proposito della discussione sui costi del vino lanciata dal regista amico dei vini naturali Jonathan Nossiter. Qualche mese fa a Zurigo al New11. Fra poco a Villa Favorita 2012 (da non perdere! da non perdere!).

Ma la lezione davanti agli studenti di Ca’ Foscari aveva qualcosa di particolare che superava i confini dei contenuti proposti e toccava un immaginario che ricordava Dario Fo e Giulio Cesare Croce.

Merito di Monica Calcagno, in grado di comprendere la portata culturale eccezionale di ciò che Angiolino poteva comunicare. L’esperienza di chi insegna grazie a quanto svolto in decenni di lavoro appassionato e duro. Sembrava davvero che fosse appena sceso dalla vigna e l’atmosfera sospesa e un po’ sbigottita degli studenti di fronte a qualcosa di così diverso si poteva toccare. L’insegnamento che viene dal mondo del fare dovrebbe essere sempre il giusto complemento a docenze, libri e lezioni troppo spesso confinate al solo ambito teorico. Non sempre avviene purtroppo. Questa volta però pensiamo di esserci riusciti. Grazie Angiolino e grazie Monica!

By stefanoschiavo