Un modello architettonico per la Social Innovation

Settimane calde e dense di appuntamenti. La Biennale di Architettura e il Muster di FiordiRisorse, l’inaugurazione della mostra M9 e Architettando… Adesso ci attendono un bell’evento a H-Farm con ArtVerona e un fine settimana ancora profondamente veneziano, mentre un’intera delegazione lussemburghese viene in visita a Milano per conoscere i nostri progetti.

C’è qualcosa che unisce i puntini, come direbbe Roberto, e che fa emergere un quadro di sintesi di un’esplorazione che ci vede impegnati da qualche tempo.

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Abbiamo in questi anni accompagnato molte aziende in un percorso di sviluppo centrato sulla rete con altre realtà, sull’adozione di una cultura social, aperta, curiosa che apre le porte a collaborazioni con l’arte, il design, il digitale e la creatività per cercare nuovi modi di entrare in ascolto e scambio con i clienti.

Ma questa cultura si declina su molte altre aree.

1. Abbiamo sperimentato nuovi modi di lavorare, spazi fisici e ambienti virtuali, strumenti di collaborazione e metodi di lavoro. A The Fab, il nostro coworking artigiano digitale di Verona, ma anche nelle collaborazioni con H-Farm, nel felice incontro con TAG e in molte altre occasioni abbiamo capito che sempre si tratta di un atteggiamento aperto alla condivisione, generoso e coraggioso, in cui lo scambio tra le persone precede la costruzione del processo.

2. Stiamo esplorando un nuovo concetto di retail, di marketing, di ricerca e sviluppo in una co-creazione di contenuti ed esperienze virtuosa e scalabile. Per attivare una vera social innovation serve un approccio mentale che cerca di uscire in maniera intelligente dall’area di comfort, rinunciando a inutili difese di un know-how su cui non si fonda più il vero vantaggio competitivo.

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3. Le startup, fra cui la nostra tipografia Lino’s Type, sono la prima manifestazione di questo atteggiamento orientato alla sperimentazione snella, ma anche i progetti di innovazione che ogni giorno incontriamo sono l’esito prima di tutto di un pensiero nuovo sul modello economico.

4. La formazione e la didattica sono fondamentali per comunicare questo modo di leggere le relazioni di business.

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Perché proprio dalle relazioni parte oggi ogni progetto che voglia incidere nei rapporti economici. Che siano gli architetti incontrati in Biennale o ad Architettando, che siano gli innovatori di H-Farm e FiordiRisorse, che siano i coworker di Talent Garden e The Fab, le relazioni tra le persone sono il punto di partenza e d’arrivo dell’attività progettuale.

By stefanoschiavo