Taranta a Reggio Emilia: come ti accendo un territorio danzando…

Sharazad si trova spesso a confronto con professori e ricercatori universitari. Ogni tanto ci invitano a lezione, ogni tanto ci danno utili consigli. Pensiamo a esperti di innovazione e strategia come Sergio Faccipieri, agli studiosi delle nuove dinamiche digitali come Luigi Proserpio, ma anche ai teorici del nuovo mondo dei makers e in questo non possiamo non citare il nostro amico Stefano Micelli.

– comportamenti digitali di luigi proserpio –

Ma alla lista si dovrebbero aggiungere Vladi Finotto, Manuel Bordignon, Paolo Gubitta e davvero tanti altri che sono fonte di spunti e idee da portare nel nostro lavoro quotidiano. Alla faccia di chi rimprovera una distanza tra economia reale e mondo accademico. In attesa di parlarvi di quelli citati, ci piace fare una piccola incursione nel mondo di chi studia la relazione tra economia e cultura.

C’è un nesso tra il successo economico di un territorio e la sua capacità di generare cultura? Come si può misurare? Come si può inoltre stimolare questa sinergia? Su questo indagano docenti come Monica Calcagno di Ca’ Foscari e Fabrizio Montanari che lavora tra la Bocconi e Reggio Emilia.

Monica ci ha invitato a lezione tra gli allievi del suo corso e noi abbiamo accettato di buon grado perché ci piace il confronto con gli studenti (che sono sempre meglio di come li dipingono) e perché siamo curiosi di approfondire i suoi lavori che, dalle prime avvisaglie, sembrano davvero interessanti.

– territori creativi di fabrizio montanari –

Fabrizio, oltre che docente, è il direttore editoriale di Ticonzero.info. Ci ha invitati a vederlo in azione nella sua carica di presidente dell’Ater, la Fondazione per il balletto con sede a Reggio Emilia cui fa capo la compagnia stabile e che produce un’incredibile serie di iniziative sul tema. A parte lo straordinario spettacolo di danza contemporanea cui abbiamo assistito nel contesto di un’ex fonderia alle porte della città, abbiamo visto come si possa trasformare un’attività artistica apparentemente slegata dalle dinamiche territoriali e concentrata nella sua laboriosa iniziativa di ricerca e creazione in un reale plugin per illuminare ogni evento e spazio che coinvolga la cittadinanza e il territorio.

– la fonderia di reggio emilia –

Esperimento di contaminazione riuscitissimo che ha dato una luce nuova a una città già ricca di idee e persone stimolanti. Ancora una volta è il riposizionamento culturale della tradizione artistica, artigianale, produttiva permesso dal connubio tra management, web e internazionalizzazione che si dimostra la strada maestra per il rilancio dell’intera nostra economia. E Sharazad questa strada la imbocca con entusiasmo.

 

By stefanoschiavo