torino Archives - Sharazad - Lean Business Innovation
Che ci facciamo in carcere a Torino? Appuntamento a The Others, l’arte contemporanea emergente
“That’s how we do BOOM! and that’s how we reject the idea of crisis that’s gripping, that’s on everyone’s lips and that blocks everything. The Others believes in this possibility, and invites everyone to submit their own idea of BOOM!, proposing a project, an artist, a work.”
La proposta di The Others sembrava fatta appositamente per portare lo spirito Stampomatica a Torino. In concomitanza con Artissima, il progetto espositivo, ospitato nelle celle dell’ex carcere Le Nuove, si interroga su un modo diverso di vedere la crescita economica. Per questo il titolo BOOM!
Con gli amici di Tecnificio e Lino’s Type, abbiamo pensato a Boom! Esplosione di caratteri. Dal 7 al 10 novembre, utilizzeremo la stampa letterpress homemade di Stampomatica per creare connessioni e rete nel mondo dell’Arte.
Pensiamo infatti che una strada importante per ritornare alla crescita, non solo economica, sia quello della collaborazione e mischiare, confondere, incrociare gli stimoli è una nostra missione. Come con Benfatto, Promenade e tanti altri progetti in cui siamo coinvolti.
Non vi sveliamo di più sperando di vedervi questo fine settimana a Torino. Intanto noi ci prepariamo con stampante 3D, cartoline vintage e rullo per il colore…
L’autoproduzione tra il festival Operae di Torino e un esperimento affascinante nella cosmesi DIY
On 06, Nov 2012 | In cool, events, Laboratori, News | By stefanoschiavo
Questo weekend grandi eventi a Torino tra Artissima, la Design Week e Operae. Siamo appena stati al Salone del Gusto, ma la tentazione di tornare sotto la Mole è forte…
In particolare al terzo evento siamo molto interessati noi di Sharazad. Un po’ perché c’è il nostro amico Stefano, un po’ perché è inevitabile alzare le orecchie attenti e vigili quando si parla di una mostra-mercato di design autoprodotto. Sa di Futuro Artigiano, sa di The Fab. Il corto circuito ormai palese tra “maker” e consumatore ha mille rivoli che vanno dalle ragazze che caricano le loro invenzioni su etsy.com o blomming a stampanti 3D che si interfacciano con vecchie Heidelberg grazie ad Arduino fino a un’informazione che si fa più su twitter che sui media tradizionali. Tutto questo dà vigore e slancio a chi è in grado di creare soluzioni originali che esprimono, come si soleva dire, lo spirito del tempo.
Una di queste creazioni sono sicuramente le creme di Giovanna, di cui vi abbiamo già parlato in occasione del workshop tenuto a The Fab che insegnava a creare cosmesi a partire da ottimi ingredienti selezionati dalla nostra amica farmacista e da qualche semplice istruzione di lavoro. L’intermediario produttivo prende un nuovo ruolo, più educativo, formativo, culturale. Dà gli strumenti e l’idea per autoprodurre soluzioni originali. Un po’ come nella splendida intuizione di Enzo Mari di cui spesso ci ha parlato Matteo di Amplificatore Culturale (seguiteli in rete perché i loro progetti sono davvero interessanti!).
Così ci troviamo stasera a cercare la location per il prossimo workshop (a Venezia con ogni probabilità), ma anche a cercare una formula per rendere semplice e diffusa questa pratica che sposta la produzione da laboratori industriali alle case dei consumatori. Giovanna ci ha promesso a breve un kit e delle semplici soluzioni per realizzare, da soli in una serata di relax o in compagnia di amici, la propria cosmesi DIY a casa. Al tempo stesso divertendosi, risparmiando e imparando a fare. A dicembre, per chi vorrà partecipare, il primo test! Sentiamo già il profumo di calendula e rosa canina nell’aria 🙂 A prestissimo per i dettagli!
Ecco in arrivo Officine Arduino!
Torino ci travolge in questi giorni. E noi ci lasciamo travolgere con gioia. Specie se le notizie che arrivano sono quelle di cui vi parliamo qui.
Dopo aver assistito alla nascita della bella iniziativa di Lucia che con una determinazione davvero poco comune ha fatto partire Inner Design, ecco che l’altra sera ci siamo imbattuti nei ragazzi di Thype! che, con i loro caratteri mobili applicati agli anagrammi, hanno materializzato il senso della riscoperta creativa del fare che tanto ci piace.
Ma se di “fare” e di makers si parla non possiamo scordare di citare l’indomabile Massimo Banzi, che dopo Arduino, i FabLab e tanto altro, sta ora per lanciare, per l’appunto sotto la Mole, le Officine Arduino. Ce ne ha parlato Riccardo Luna e noi rilanciamo con entusiasmo la notizia.
L’ex direttore di Wired Italia ha coinvolto Banzi in molte occasioni ed in particolare nel FabLab che ha avuto tanto successo in Italia150. Ora le Officine Arduino si propongono di continuare la bella esperienza e, come ci spiega lo stesso Banzi, hanno trovato ospitalità presso il co-working Toolbox. L’obiettivo è quello di “inventare nuovi processi produttivi, nuovi modelli di business partendo dalla fabbricazione digitale, dall’open source e dalla collaborazione tra persone.”
Seguiremo l’iniziativa da vicino e vi racconteremo gli sviluppi sperando di veder nascere altre esperienze simili anche nel resto d’Italia.
Godzilla contro Arduino
On 06, Nov 2011 | In cool, events, report, sharazadontour | By stefanoschiavo
Lo si è visto protagonista all’ultima Maker Faire di New York. E’ Arduino, il framework opensource che sta cambiando il nostro rapporto con l’elettronica e l’automazione. Il progetto italiano di hardware opensource rappresenta il passo più interessante per spostare le logiche di innovazione della Rete nell’ambito del fare.
A noi di Sharazad questa strada piace davvero molto. E’ uno dei migliori esempi di quel percorso di cui abbiamo parlato recentemente a Verona e che sta ridefinendo gli equilibri della produzione e della distribuzione.
Negli ultimi anni il web ha cambiato il modo di pensare e fare business. Grazie al digitale abbiamo visto svilupparsi tante start-up fatte da giovani che hanno saputo mettersi in gioco e lanciarsi in coraggiose sfide professionali. Il nostro territorio è protagonista di questo percorso con realtà interessanti come H-Farm e M31.
– la nostra fantastica guida a ardusumo a genova –
E’ stato quindi inevitabile che a Genova, dove Massimo ha presentato le ultime evoluzioni del progetto, Sharazad andasse a divertirsi con Ardusumo. Nel contesto del bel Festival della Scienza, la scheda Arduino ha dato vita a una lotta all’ultimo sensore tra piccoli robot programmati e montati dai partecipanti ai workshop. Ragazzi e adulti si sono dedicati alla scelta dei migliori parametri per rendere imbattibili i lottatori che poi si sono confrontati su una minipedana da sumo, circondati da un tifo degno di sfide sportive d’altri tempi.
Lo diciamo subito. Abbiamo perso. Ma solo in finale dove siamo giunti grazie a una grande prestazione agonistica 🙂